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B come Book- Guarda! La fotografia spiegata ai ragazzi di Joel Meyerowitz

Buongiorno a tutti e Buon Lunedì!
Dopo un weekend che ha sancito definitivamente lo scudetto dell'Inter e l'uscita certa dalla pandemia eccomi qua a consigliarvi un'altra Buona lettura tra quelle della mia liBreria.
Tra poco prenderà il via una nuova iniziativa che ho pensato per tutti coloro che vogliono costruire delle Basi solide per il proprio linguaggio fotografico: un percorso di fotografia mirato a mettersi in discussione e ad acquisire consapevolezze nuove.
Voglio quindi consigliarvi un liBro che ha proprio questo scopo ovvero "Guarda! La fotografia spiegata ai ragazzi" del grande Joel Meyerowitz che per la terza volta fa la sua apparizione a B come Book ( sarà un caso?).
Il liBro semBra essere dedicato esclusivamente ai ragazzi appunto, ma a mio avviso andreBBe letto dai fotografi di qualunque età perchè insegna ad osservare, ad essere curiosi e ad andare al di là della superficie delle cose.
L'avvento del digitale infatti ha sicuramente avuto degli enormi vantaggi avvicinando al mondo della fotografia molte persone ma allo stesso tempo ha portato i più a fermarsi all'apparenza di una foto Ben (ri)uscita dalla macchina fotografica e al facile metodo del like, senza imparare ad osservare ciò che c'è in realtà dietro ad uno scatto.
Meyerowitz attraverso questo liBro fa proprio questo, scegliendo trenta foto di trenta grandi autori ci porta infatti a scoprire strumenti essenziali quali ad esempio il tempismo, l'intuito e la capacità di essere dentro una scena che questi fotografi hanno utilizzato per la costruzione delle loro immagini, portandoci a comprenderle maggiormente ed in profondità.
Tutto questo mirato a rendere questi strumenti consapevoli in chi scatta, al fine di usarli a proprio piacimento per raccontare il mondo come lo si vede.
Da Atget a Cartier-Bresson, da Davidson ad Avedon, da Ghirri a Parr un vero e proprio viaggio nella fotografia degli ultimi 100 anni consigliato fortemente a tutti ed in particolare modo ai fotografifenomenidiinstagram che pensano di aver inventato qualcosa e che non hanno capito ancora che tutto è già stato fatto e che loro non hanno inventato proprio un cazzo.
Dai, su via aiuto...il libro potete comprarlo qui.
Questa settimana vi consiglio poi un interessante workshop di Ulilearn con Giulio di Sturco che ci parlerà di come creare un linguaggio adatto alla richiesta contemporanea attraverso la fotografia documentaria.
Buona lettura e buona settimana a tutti, con il consueto ottimismo.

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B come Book- Diane Arbus :An Aperture Monograph

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Buongiorno a tutti e Buon lunedì come sempre con un liBro!
Ho sempre preferito alle monografie i progetti compiuti ma oggi facciamo un'eccezione parlando di Diane ArBus e della monografia dedicatale da Aperture dopo la sua prematura scomparsa nel 1971, An Aperture Monograph.
La vita della fotografa americana è strettamente connessa più di ogni altro autore con la sua fotografia ed i suoi soggetti.
Diane inizia a fare la fotografa dopo la guerra assieme al marito Allan, ma la sua consacrazione arriva solo dopo la separazione da questo negli anni 60 .
Il territorio prediletto della ArBus è New York dove ella ama ritrarre soggetti particolari e "strani" con cui instaura un vero e proprio rapporto di amicizia anche profondo; soggetti Bizzarri per l’epoca come la donna che si veste da uomo, il nano, il gigante cieco con una grande BarBa.
Nel '65 il MOMA presenta alcune fotografie della ArBus che in quegli anni vanta importanti collaBorazioni con fotografi dell’epoca come il fotografo di moda Richard Avedon, e i fotografi di strada Winogrand e Friedlander.
Proprio con questi ultimi due nel '67 espone 30 sue foto al MoMa; la mostra ha grande successo nonostante le polemiche che l’accompagnarono perché l’etichetta di "fotografa di mostri" che viene cucita addosso alla ArBus non le piace affatto e la sua mente , già affaticata dalle crisi depressive di cui soffriva, ne risente pesantemente.
La ArBus diventa un'icona del fotografo newyorkese e simbolo di tante battaglie "freak" e di quella contro la guerra del Vietnam .
La malattia peggiora finché Diane non si suiciderà nel luglio 71 con una forte dose di BarBiturici e tagliandosi le vene nella vasca da Bagno.
Dall’anno dopo inizia la consacrazione dell'autrice proprio con la monografia di Aperture che la porterà ad essere una delle fotografe icona del '900.
Potete trovare tantissimo materiale sulla fotografa anche su YouTube come alcuni documentari interessanti.
Vi linko come sempre per l'acquisto!

B come Book- Nothing personal di Richard Avedon e James Baldwin

date » 02-07-2018 08:37

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tags » libri, book, avedon, bcomebook,

Buongiorno e Buon lunedì a tutti!
Chi ama i ritratti non può non conoscere l'autore di cui parleremo oggi...perchè se non lo conosce le cose sono due: o corre a studiare o smette di fare ritratti!:)
Richard Avedon (1923-2004) è stato infatti un fotografo ritrattista americano tra i più importanti, il cui lavoro ha cambiato per sempre certi approcci alla fotografia stessa.
Avedon iniziò a scattare sotto servizio militare durante le autopsie ma ben presto passò ad argomenti molto più...vivi!
Infatti "nel 1944 si unì al gruppo della rivista di moda Harper's Bazaar, nel quale restò per dodici anni cambiando il concetto di foto nella moda, collocando le modelle, solitamente irrigidite nella posa, per strada o in locali notturni. In seguito lavorò per Vogue, Life, Mademoiselle, Gianni Versace, Jil Sander, Hugo Boss, Calvin Klein, Christian Dior e Clairol, specializzandosi nei ritratti."
Celebri sono i suoi scatti in bianconero, molto spesso su fondo bianco.
Il libro di cui parlo oggi è però non composto da ritratti di modelle ma è esso stesso un ritratto.... degli Stati Uniti!
I protagonisti delle immagini, tutte rigorosamente in bianconero,sono artisti di strada, sposi, attivisti per i diritti civili, intellettuali, politici, imprenditori..insomma...americani.
Tutti insieme nel libro e molto spesso accostati l'uno all'altro per far emergere quelle contraddizioni di cui il paese a stelle e strisce è stracolmo..portandole all'eccesso.
Un libro ristampato recentemente dalla Avedon Foundation e che oltre ad essere interessante nel contenuto ( il libro è infatti impreziosito dal saggista James Baldwin che ci lascia delle perle assolute ) lo è anche nella forma, custodito in un cofanetto bianco e con un layout minimal che ne valorizza ogni aspetto.
Un testo da collezione..consigliatissimo a tutti coloro che amano il ritratto ..ma non solo!
Come sempre vi linko dove acquistare!

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