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B come Book - Zingari di Josef Koudelka

Buongiorno a tutti e Buon inizio settimana!
Sono qui anche oggi per consigliarvi un Buon liBro sempre che ne troviate il tempo.
Si perchè qui tra storie su instagram, post su facebook, reels, video tik tok e non ultime sessioni infinite su cluBhouse mi chiedo dove si possa trovare il tempo per leggere( e per vivere).
Ma ok, tolta la vena polemica son qua per parlarvi oggi di uno dei pilastri fondamentali nella mia BiBlioteca ovvero Zingari di Josef Koudelka, un liBro che a mio avviso non possiamo non conoscere se amiamo la fotografia.
Koudelka nasce nel 1938 in una Cecoslovacchia che di là a poco diventerà punto cruciale nell'inizio della grande tragedia della seconda guerra mondiale.
Terminati gli studi in ingegneria inizia a scattare le sue prime fotografie per hoBBy fino a diventare fotografo professionista alla fine degli anni 60 e da lì a poco memBro della prestigiosa agenzia Magnum.
Reso famoso per le foto dell'invasione sovietica di Praga del '68 il suo lavoro più iconico resta però Zingari appunto, in cui seguì per moltissimi anni le popolazioni romanì in diverse regioni dell'Europa dell'est con scatti entrati di diritto nell'olimpo della fotografia.
Il liBro può essere definito un "work in progress" perenne in quanto Koudelka dalla prima edizione pensata e mai puBBlicata del 1968 alla prima puBBlicata del 1973 fino all'ultima versione tascaBile del 2019 ha perennemente integrato, cambiato e migliorato la sequenza cercando sempre un forte impatto emotivo nel lettore.
Egli non ha mai saputo spiegare con precisione cosa lo aBBia spinto a fotografare gli"zingari"; forse la sua passione per la musica gitana o forse come ha più volte sottolineato perché è stato sempre "attratto da ciò che giunge alla sua fine e che presto sparirà".
Questi popoli infatti rappresentano da sempre un sui generis nel cuore dell'Europa e infatti specialmente negli ultimi secoli sono stati fortemente osteggiati e visti come un intralcio nella costruzione di società "indottrinate" in quanto difficilmente integraBili.
Nel liBro Koudelka ci porta all'interno delle comunità "zingare" con l' ampia profondità di campo del suo grandangolo da 25 mm e con composizioni a mio modo di vedere perfette, il tutto senza intenti documentaristici né etnografici ma semplicemente frutto della visione personale del fotografo.
Un'evoluzione insomma del linguaggio del suo maestro Bresson realizzato con qualcosa di più emotivo e intimo rispetto al mero approccio virtuosistico del momento decisivo.
La sequenza delle più di 100 fotografie scattate tra Ungheria, Romania, Slovacchia, Boemia e Moravia ci mostra usi, costumi e tradizioni, orgoglio e pregiudizio, precarietà di condizioni e dignità , contraddizioni e complessità, crudeltà e dolcezza tutto rigorosamente in Bianconero.
Un viaggio vero e proprio che, per quanto mi riguarda ho trovato estremamente fedele alla realtà.
Durante le fasi di ripresa del mio lavoro Star-Off,Kosovo ho potuto toccare da vicino alcune di queste realtà che nel corso degli anni non semBrano essere così mutate da allora.
Un vero pilastro insomma da tenere assolutamente nella vostra liBreria e consigliato a chi ama le composizioni forti, i momenti decisivi ma con un forte impatto emotivo.
Potete trovare il liBro qui sia nella versione tascabile che in quella normale.
Questa settimana voglio poi consigliarvi un interessante workshop con Giulio Di Sturco in cui il fotografo ci spiegherà come trovare un nuovo linguaggio adatto alla richiesta contemporanea attraverso la fotografia documentaria.

Voglio infine dedicare l'articolo di oggi e più in generale tutta questa ruBrica ad un vero e proprio maestro venuto a mancare improvvisamente la scorsa settimana e che molto mi ha insegnato e ispirato, Efrem Sergio Raimondi.
Ciao Efrem, per sempre con me!

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B come Book- Confini di Umanità di Paolo Pellegrin

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"Da quassù la terra è Bellissima, senza frontiere né confini"
Yurij Gagarin, primo uomo a volare nello spazio, 12 aprile 1961

Buongiorno a tutti!
Iniziamo con questa stupenda frase la ruBrica di oggi, tornata dopo una settimana di Buca causa impegni lavorativi eccessivi #stanchezzaportemevia con un liBro davvero attualissimo ed emozionante ovvero Confini di umanità del grande Paolo Pellegrin.
Fotografo dalla spiccata sensibilità e membro dell'agenzia Magnum, Pellegrin ha vinto numerosi premi per i suoi lavori di reportage nelle zone più complicate del pianeta ed è per questo uno dei più conosciuti ed apprezzati al mondo.
Questo liBro nasce dalla mostra che il fotografo ha presentato a Pistoia recentemente ed è una vera chicca a mio avviso.
Si potreBBe star qui a parlare due ore anche solo del titolo o meglio delle due parole principali: CONFINI di UMANITA'.
Il confine, ovvero quella linea immaginaria fatta apposta per dividere popoli, decisa da chissà chi e per cui ci si scontra, si lotta, si fomentano odi e per cui si muore a volte, evocata con estrema leggerezza da tanti politici che giocano sul solleticare le pance della gente.
Ci dimentichiamo però spesso che in quei confini c'è un'umanità che soffre.
Ed è proprio qui che Paolo Pellegrin entra in gioco con le sue fotografie meravigliose, raccontandoci le tante storie recenti di guerre e di confini non in maniera diretta ed esplicita , ma lasciando spazio alla fantasia del lettore.
Le sue foto infatti, a volte sfocate, a volte non facilmente leggiBili ad un primo sguardo, non ci raccontano tutto ma sono ridotte al minimo indispensaBile e perciò lasciano spazio all'immaginazione dandoci quegli input che ci permettono di entrare e capire la condizione umana, al centro di tutto.
I dettagli fanno la differenza e ci svelano molto su questi drammi raccontandoci un'umanità divisa, ferita e dolorante ma raffigurata con un estremo rispetto per la dignità dell'uomo.
Troverete nelle sue foto molte delle vicende più difficili dei nostri giorni: dalle rivoluzioni araBe del 2011, all'eterno conflitto Palestina/Israele, al dramma dei migranti ma anche le tante frontiere che generano violenze e che non sono geografiche, come quella del colore della pelle.
Un liBro da acquistare ad occhi chiusi e da leggere ad occhi e cuore aperto per non dimenticarci che in fin dei conti è lo stesso mondo in cui viviamo noi.
Vi linko come sempre per l'acquisto
Fate i Bravi.;)

B come Book- Sulla fotografia di Susan Sontag

date » 12-06-2019 09:04

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tags » B come Book, sontag, sulla fotografia, fabio magara, blog fotografia, enkster,

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Buongiorno e Buon luned...oh cazzo è mercoledì!
Eh si , dimenticavo che causa impegni coi miei matrimoni la ruBrica è spostata al mercoledì per permettere anche a me di vivere un pochino..quindi ricomincio.
Buongiorno e Buon mercoledì, come sempre con un liBro!
Oggi parliamo di HDR, timbri clone e levigatura pelle della modella.
Ma anche NO.
Oggi parliamo in realtà di un liBro-saggio molto importante e con diverse riflessioni interessantissime ovvero Sulla fotografia di Susan Sontag.
Scrittrice, regista, teorica del movimento di liBerazione della donna e dell'opposizione radicale americana, la Sontag fu una grande intellettuale mancata purtroppo nel 2004 a causa della leucemia.
Numerosi sono i suoi liBri tra cui il romanzo storico L'amante del Vulcano, il più famoso.
C'è però un legame stretto che sente con la fotografia che la affascina da sempre e che si rafforzerà più tardi quando diverrà compagna di vita fino alla fine dei suoi giorni con la grande Annie LeiBovitz di cui abbiamo parlato nella ruBrica da poco tempo.
Il saggio di cui vi parlo oggi ovvero Sulla fotografia -Realtà e immagine nella nostra società, è una serie di riflessioni approfondite appunto sulla fotografia come linguaggio, senza mai parlare di tecniche e tecnicismi da smanettoni ma piuttosto raccontando la storia della fotografia (in particolare modo quella americana) ,la sua evoluzione nel tempo e l'enorme potere che possiede.
Ci racconta il legame tra la fotografia e le altre arti figurative e lo fa con un linguaggio colto ma nello stesso tempo chiaro e senza fronzoli, lasciando sicuramente il lettore non indifferente.
In particolare mi sono piaciute molto le riflessioni sui grandi fotografi americani( dalla ArBus a Evans) e su cosa questi grandi hanno lasciato con le loro opere al mondo.
A mio avviso questo testo è fondamentale al giorno d'oggi perchè lo straripare della fotografia o meglio delle immagini, ci fa perdere il filo su cosa rappresenta la fotografia come linguaggio e modo di comunicare.
"Dobbiamo imparare a vedere di più, ad ascoltare di più, a sentire di più”; questa è solo una delle tanti frasi importanti che troviamo nel testo veramente colmo di ispirazione per chi si vuole avvicinare in modo intelligente alla fotografia.
Ve lo consiglio vivamente, anche se non è una lettura da portare sotto l'omBrellone ma visto che io odio gli omBrelloni e non vado al mare mai in estate ve lo suggerisco lo stesso.
Vi linko come sempre per l'acquisto!
Lo trovate pure in offerta!
Ciao Belli!!!

B come Book- Composizione e Improvvisazione di Larry Fink

date » 03-06-2019 09:02

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tags » b come book, larry fink, aperture, fabio magara, blog fotografia, enkster, fotografo perugia,

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Buongiorno a tutti e Buon lunedì… Come sempre con un liBro!
Stamani mi sono detto...di che liBro parliamo visto che negli ultimi 15 giorni ho letto pochissimo??
Che faccio, tiro fuori il jolly #SteveMcCurry oppure #l'occhiodelfotografo che nominano sui gruppini facebook ?
Ma anche no.
Mi sono accorto per vostra fortuna infatti che un testo di fondamentale importanza di cui non ho parlato è il volume 2 della collana Aperture ovvero Composizione e Improvvisazione di Larry Fink! caxxo!
E voi direte chi diavolo è Larry Fink?
Nato nel 1941 a New York il " Marxista di Long Island" è un fotografo famosissimo per i suoi ritratti in Bianco e nero e in particolar modo per Social Graces,una serie di fotografie prodotta negli anni 70 in cui si volevano contrapporre i Benestanti aBitanti di Manhattan ai lavoratori della Pennsylvania rurale che partecipavano ad eventi comuni come lauree e feste.
Un lavoro fantastico che mette in contrapposizione due mondi divergenti che occupano lo stesso territorio.
Il liBro di cui parliamo oggi,Composizione e Improvvisazione è un vero e proprio WORKSHOP ( di quelli veri però e non quelli dove ti insegnano a fotografare gente che cammina o quelli con la modellina nuda e le stellette sui capezzoli) che ci insegna a creare immagini significative e profonde.
Una serie di consigli importantissimi per migliorare la composizione nella fotografia e cercare di superare il limite della Bidimensionalità delle immagini per comunicare con esse qualcosa.
Perché la fotografia è un mezzo e non un fine.
Diventano fondamentali in tutto questo i dettagli, anche minimi, che fanno la differenza in un'inquadratura, l'illuminazione e soprattutto l'empatia verso il soggetto fotografato perchè questa " esclude ogni giudizio morale" e perchè il "sentirsi meglio" viene sostituito con il "sono uguale a".
Un fotografo dalla straordinaria sensibilità in un liBro che non vi lascerà indifferenti.
Quindi...le stelline sui capezzoli possono attendere, compratevi sto liBro, datemi retta.
Ecco il link di Fink ( la stavo aspettando dall'inizio sta' assonanza).
Il prezzo è cresciuto molto in italiano, ma lo trovate in inglese a poco più di 20 euro.
Ciao Belli, ci sentiamo lunedì se uscirò vivo dal weekend di matrimoni che mi aspetta.

B come Book -The early years,1970-1983 Annie Leibovitz

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Buongiorno a tutti e Buon lunedì...come sempre con un liBro!!
Visto che l'argomento del giorno sono le elezioni....noi parliamo di cultura..anzi di controcultura!(tiè) e per l'appunto della grande Annie LeiBovitz, una delle fotografe più importanti degli ultimi 50 anni e valido esempio con Mick Jagger di alta resistenza all'autodistruzione.
Famosa per i suoi iconici ritratti come quello di John Lennon e Yoko Hono, i suoi esordi come giovane fotografa sono stati analizzati di rado.
L’acquisizione del suo vasto archivio da parte della LUMA Foundation ci da invece lo spunto per farlo e da questo nascono la mostra e il liBro The early years 1970-1983 in cui si esamina lo stile primordiale del progetto estetico della LeiBovitz.
Il tutto è strettamente correlato alle esperienze formative della controcultura degli anni 70 e al momento storico in questione, fatto( doppiamente) di sconquassi politici e sociali e di idee nuove e rivoluzionarie.
Per questo motivo in appendice al liBro trovate una cronostory degli avvenimenti più importanti di questi 13 anni e vedrete come associando questa alle immagini capirete molto a riguardo della fotografa, del suo io e dell'epoca in cui scattò.
Dopo essersi iscritta agli studi di pittura Annie LeiBovitz passò dopo tre anni al leggendario Dipartimento di Fotografia di San Francisco e iniziò il suo percorso ispirandosi ai grandi fotogiornalisti dell'epoca, come Bresson e Robert Frank.
Pubblicò il suo primo lavoro sulle proteste contro la guerra del Vietnam nella neonata rivista Rolling Stones.
EntramBi faranno fortuna direi.
Da lì inizia ad affinare quello stile che la porterà a creare immagini iconiche, con una spiccata sensiBilità e cercando a volte soggetti non convenzionali ma molto efficaci per raccontare un'epoca, forse irripetiBile.
Le sue foto infatti, scattate in quegli anni per un uso immediato e fotogiornalistico assumono oggi un valore storico impareggiaBile.
Le auto, sempre presenti e modello di vita frenetica on the road, i musicisti e il rock ( punto massimo è il tour degli Stones del 1972), le icone come Andy Warhol, John Lennon e Muhammad Alì: insomma un tuffo indietro nel tempo vissuto grazie a chi vi era dentro con entrambi i piedi.
Un liBro da non perdere assolutamente insomma!
Vi allego come sempre il link per l’acquisto!...
Cia' Belli!


B come Book- Street Photography e Immagine poetica di Alex Webb e Rebecca Norris Webb

date » 20-05-2019 09:06

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tags » B come Book, blog fotografia, webb, alex webb, Rebecca Norris webb, Fabio Magara, Enkster,

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Buongiorno a tutti e Buon lunedì come sempre con un liBro!
Da oggi questa ruBrica avrà l'onore di essere presente anche su Enkster, uno dei più importanti ( e fighi) Blog di fotografia italiani e di questo sono particolarmente felice e orgoglioso.
Il tono rimarrà però sempre quello del cazzeggio creativo, semplicemente perchè questo sono io e #tantisaluti.
Di cosa parliamo oggi?
Torno fresco fresco dal festival internazionale di fotogiornalismo IMP di Padova che vi consiglio vivamente di visitare e dove troverete grandissimi fotografi tra cui anche l’autore del liBro di cui vi parlerò oggi, Alex WeBB, un mito!
Di lui ho già parlato in passato in questa ruBrica ma il volume di cui vi parlo oggi è stato creato a 4 mani (e 4 occhi) assieme alla moglie di Alex, Rebecca Norris WeBB e fa parte della collana di Aperture(da acquistare a scatola chiusa in tutti i suoi volumi) ovvero Street photography e Immagine Poetica.
Se non conoscete Alex WeBB e fate i fotografi il consiglio che vi do è quello di chiudere subito la vostra attività.
Se invece non siete fotografi ma siete semplicemente degli amanti della fotografia sappiate che WeBB è uno dei maggiori esponenti viventi della fotografia a colori con particolare interesse a quella di strada.
Inizia la sua storia in Bianco e nero ma alla fine degli anni 70 comincia scattare a colori ad Haiti e in Messico, paesi dove la luce calda e intensa è in qualche modo radicata nella cultura stessa di quei luoghi e da li inizia un percorso che lo porterà ad essere riconosciuto come un'icona.
Le fotografie di Webb vengono celebrate come dei miracoli visivi , immagini " labirintiche e costruite profondamente" e che rimandano a realtà ben oltre il visiBile con cui l'autore ha saputo distaccarsi dai grandi fotografi di street del passato creando un proprio linguaggio attraverso l'uso magistrale della luce, delle ombre intense , dei colori saturi e dei piani.
Come ho già detto il liBro è creato a quattro mani con la moglie Rebecca Norris WeBB, una fotografa con uno stile diverso da quello del marito ma che va a mio parere ad integrare perfettamente il tutto, dando una visione molto più intima, con immagini ariose, piene di entrate e uscite e che parlano molto dell'io del fotografo e dell’amBiente circostante.
Ad ogni fotografia è associata una didascalia che si integra armonicamente con essa e non si parla mai di tecnicismi per la Street Photography ma si educa "il modo di pensare del fotografo” con immagini non solo dei due autori ma anche di coloro che considerano importanti nel loro percorso come Koudelka e Adams.
Consigliatissimo a tutti gli amanti della fotografia di strada e soprattutto a tutti i professionisti che conoscono solo Steve McCurry e Salgado( ne ho avuto da poco triste conferma).
Come sempre vi allego il link per l'acquisto! ( tra l'altro è pure in offerta!)
A presto Belli!!!

B come Book- Only Human Martin Parr

date » 13-05-2019 08:49

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tags » BcomeBook, blog fotografia, libri fotografici, fabio magara, martin parr, only human,

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Buongiorno e Buon lunedì a tutti, come sempre con un liBro!
Una delle domande che mi fanno più frequentemente è : "Chi è il tuo fotografo preferito?".
Dopo aver alzato gli occhi al cielo generalmente mi accorgo che non so realmente rispondere a questo, perché sono stato influenzato ed apprezzo il lavoro di molti, ma tra questi sicuramente c’è Martin Parr, un mostro sacro che adoro.
Il liBro di cui voglio parlarvi oggi ,Only Human, riunisce gli scatti più importanti e noti del fotografo Britannico più celebre e amato ed è nato da una mostra presente in questo momento a Londra, la più ampia mai esposta in precedenza dal Parr.
Le fotografie sono imperniate sulle aBitudini,le attitudini, i costumi , i colori e i comportamenti più o meno Bizzarri di persone provenienti da ogni angolo del pianeta, ma con un’attenzione particolare alle ironiche e irriverenti osservazioni sul concetto di Britishness.
Dopo avervi parlato in passato del liBro forse che apprezzo più, The Last Resort, vi consiglio vivamente di acquistare questo volume.
Troverete tutti i marchi di faBBrica del fotografo e tutta la sua ironia tagliente , il tutto molto attualizzato in quanto tra gli argomenti presenti si parla anche di "Gran Bretagna al tempo della Brexit" e "The estaBlishment".
Da segnalare anche all’inizio del liBro i fantastici autoritratti di Parr, un misto tra ironia e trash veramente da 10 e lode.
Due saggi del curatore Phillip Prodger accompagnano il lavoro, con un'introduzione di Grayson Perry e testi taglienti dei fotografi Schimid e Singh.
Cosa aspettate ancora? Questo è il link per l’acquisto amazon oppure come sempre andate in libreria che è meglio( cit.puffo Quattrocchi)
Se sentimo!!!!

B come Book- La Guerra, una storia siciliana Tony Gentile

date » 06-05-2019 09:07

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Buongiorno a tutti e Buon lunedì, come sempre con un liBro!
Oggi vi parlerò di uno straordinario volume che ho recentemente acquistato ovvero La guerra, una storia siciliana di Tony Gentile con un racconto di Davide Enia.
Un liBro che mi ha veramente appassionato, colpito e che mi ha lasciato tante sensazioni nel cuore e nella testa.
Ci sono periodi nella vita che faticherai a scordare anche se vissuti da BamBino: è questo il caso dei primi anni 90 quando la guerra di mafia in Sicilia raggiunse il suo apice.
Avevo solo 11 anni quando il giudice Falcone e, a distanza di poco tempo, il Giudice Borsellino persero la vita in due tragici attentati.
Ricordo perfettamente il clima che si respirava in Italia in quel momento, i funerali, le dirette tv, i racconti dei miei genitori sull'accaduto e una domanda che mi frullava sempre in testa: Perchè?
Crescendo e coltivando la mia grande passione per la storia moderna ho letto molto su quel periodo, forse cruciale per questo paese come mai e culminato forse nell'ennesima occasione persa per cambiare veramente le cose.
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
E così è stato.
Tra tutti i liBri che ho letto sull'argomento questo è uno dei pochi che ti fa sentire dentro quel periodo.
La forza straordinaria delle fotografie di Tony Gentile e la sequenza scelta, associata con un racconto Bellissimo di Davide Enia mi fa tornare a quando ero BimBo e vedevo certe immagini dalla televisione e nello stesso tempo mi fa sentire immerso nella Sicilia di quei anni, nelle sue strade, nei suoi colori, sapori, linguaggi e contrasti.
Un fantastico documento che vi consiglio vivamente in cui troverete tutti i protagonisti di quella stagione in fotografie divenute ormai iconiche ed eterne.
Compratelo in liBreria poichè su Amazon è reperibile difficilmente se non in lingua inglese, NON VE NE PENTIRETE.
Ciao Beddi!

Walking in Prague

Non so se prima o poi in questo sito troverà spazio una sezione Travel.
Viaggiare è una grande passione e ti arricchisce tantissimo..anche in toccate e fuga come questa.
Chi non va mai al di fuori del proprio orticello non riuscirà mai a vedere oltre, ne a pensare OLTRE.
Allora quando possibile viaggiate e..intanto facciamoci una B-loggata!!
Cosa posso dirvi su questa meravigliosa città? Incredibilmente bella, misteriosa, affascinante, cupa e colorata nello stesso tempo, giovanile, ordinata, magica.
Forse è proprio questo il termine più adatto, magica, visto che fa parte del triangolo della magia bianca con Torino e Lione.
Mi sono fatto i miei 20 km al giorno a piedi ( ringrazio le Adidas per l'aiuto) e questa è la mia camminata!
Gustatevela e ditemi se vi piace!
SBOHEM!

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B come Book- Il fotografo equilibrista, Sara Munari

Buongiorno a tutti e Buon lunedì!
Grato per i tanti auguri ricevuti per il mio 28 esimo compleanno(ops, va Beh) e pronto per le tradizionali mangiate della settimana di pasqua oggi vi voglio parlare di un liBro a cui sono molto legato e che da poco mi sono riletto per la terza o quarta volta.
Sto parlando de " Il fotografo equilibrista, manuale di acroBazie per COMUNICARE con le immagini" di Sara Munari.
Ho incontrato recentemente Sara e quindi con grande piacere parlo di lei oggi!
Da cosa partiamo?
Partiamo dal fatto che ogni giorno veniamo invasi da milioni di immagini: faceBook, instagram, pinterest, siti, giornali, tv...insomma ovunque.
Tutti si sentono fotografi ( anzi PH.) e tutti ci inondano di gattini, tramonti, selfie, foto di gente che cammina, nudi più o meno artistici e chi più ne ha più ne metta.
Ma QUANTI RIESCONO A COMUNICARE CON LE IMMAGINI?
La fotografia è una forma di comunicazione infatti: come dice il mio amico Ferrillo( che sta nel libro pure come studente) puoi scrivere a qualcuno che sei al Bar o puoi mandargli una foto di te al Bar( se la mandi a tua moglie fa attenzione ad inquadrare Bene).
Il senso è lo stesso.
Quante immagini che vediamo ogni giorno sono però fotografie? E quante solo mero esercizio stilistico o pura meeee....(si insomma)?
Ecco allora che nel liBro Sara ci da degli utili consigli su come imparare a comunicare con le immagini, parlando della "grammatica" ,di come imparare a gestire lo spazio nell'inquadratura e di come migliorare i nostri scatti cercando di comunicare qualcosa con essi.
Il tutto con molti esempi e con un linguaggio scorrevole e divertente.
Anche questo liBro, come quello della settimana scorsa è indicato per i tirchiacci che non vogliono cacciare i soldi visto che costa poco più di una decina di euro come vedete.
Compratelo in liBreria se potete!!!!
Buona Pasqua a tutti, non fate impazzì i trigliceridi.

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