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B come Book- Le Grand Jeu, Henri Cartier-Bresson

Buongiorno e Buon lunedì!
Dopo le sterili polemiche calcistiche del weekend da cui mi tiro fuori con signorilità assoluta andiamo alle cose serie( ma quanto piangete?).
Per molto tempo ho ritenuto superfluo acquistare un liBro dell'autore di cui vi parlerò oggi definito "l'occhio del secolo" e conosciuto, letto e studiato in tutto il mondo.
Proprio per questa sua fama infatti approfondimenti sulla sua vita e le sue opere sono facilmente reperiBili in rete e per questo non avevo mai sentito l'esigenza di acquistare un suo liBro.
Sto parlando del grande Henri Cartier-Bresson, il fotografo del momento decisivo e sicuramente tra le figure più influenti di sempre.
Straordinarie e se vogliamo assurde nella perfezione sono le sue composizioni, dove il protagonista assoluto è proprio l'istante decisivo, il momento esatto colto dal fotografo nel mezzo di un'azione che sareBBe accaduta comunque, senza la sua presenza e senza la sua interferenza.
Su HCB si è detto e scritto di tutto, con il mondo della fotografia diviso tra chi considera le sue opere un mero esercizio di virtuosismo fotografico e chi invece le considera dei capolavori assoluti.
Io si capisce da che parte sto e perciò vi risparmio il predicozzo.
Voglio parlarvi invece dell' interessante volume "Le Gran Jeu" puBBlicato a seguito dell'omonima mostra esposta a Palazzo Grassi-Venezia e alla BiBlioteca Nazionale di Francia a Parigi e che ho ritenuto essere un volume interessante da acquistare.
Il percorso di questo liBro nasce dal lontano 1972 quando due collezionisti di Houston, John e Dominique de Menil, chiesero a HCB di scegliere una collezione master delle sue opere, un grand Jeu appunto.
Bresson dopo un'accurato lavoro scelse 385 fotografie che sono il punto di partenza di questo nostro volume; a partire da esse infatti 5 diversi curatori hanno fatto una loro personale selezione e ciò che ne esce fuori è una visione d'insieme davvero interessante.
Lo scrittore Javier Cercas, la fotografa Annie LeiBovitz, il regista Wim Wenders, la conservatrice Sylvie Aubenas e Francois Pinault presidente di Palazzo Grassi ci offrono 5 diverse selezioni, 5 diversi punti di vista che invitano il fruitore a scoprire, paragonare, leggere tra le righe e ripensare l'opera Bressoniana come mai forse avevo visto prima.
Il tutto con un ritmo mai noioso ma sempre vivace che ci invita dopo una prima lettura volta a scoprirne la storia, a rigiocare da capo per apprezzarne il modo di raccontare, molto legato al curatore.
Un compito non certo facile per i 5 perchè si sa...giocare con le icone è sempre rischioso.
Ne viene fuori uno straordinario viaggio "a 10 occhi" nell'opera unica di un autore immenso che ci ha lasciato delle immagini senza tempo che è davvero un piacere gustare tutte assieme.
Insomma un liBro da acquistare sia per averlo come pietra fondamentale sia per le visioni d'interesse che ci mostra.
A me è particolarmente piaciuta la visione di Wim Wenders, ricca di ritratti e di foto meno scontate che ci aiutano a comprendere a tutto tondo l'universo Bressoniano.
Potete acquistarlo presso la Libreria Grande sia online che fisicamente.

Questa settimana voglio poi consigliarvi una BomBa di Ulilearn ovvero Idea LaB con Tommaso Bonaventura, una sorta di laBoratorio concettuale durante il quale acquisire un approccio metodico capace di mettere in discussione le idee.
L'oBiettivo del percorso è di rendere un lavoro potenzialmente interessante agli occhi di photo-editor, galleristi, fondi o istituzioni.
A lunedì prossimo, come sempre con un liBro e, speriamo, con la qualificazione champions.

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B come Book- Kodachrome di Luigi Ghirri

Buongiorno a tutti e Buon..martedi!
Ieri per alcuni proBlemi non sono riuscito a scrivere il mio solito articolo del lunedì mattina e allora eccomi qua pronto a rimediare con una vera e propria BomBa.
Il liBro di cui vi parlo oggi meritereBBe infatti non uno, non due, ma almeno duecento articoli per la complessità e la grandiosità che rappresenta e su cui ho una certa dose di timore nello scrivere.
Sto parlando di Kodachrome di Luigi Ghirri, un'opera che per l'importanza che ha dovreBBe essere negli scaffali di tutti i fotografi e gli appassionati di fotografia in quanto rappresentò una vera e propria rivoluzione nel linguaggio fotografico.
Luigi Ghirri nasce a Scandiano ( Reggio Emilia) il 5 gennaio 1943 ed inizia ad interessarsi al mezzo fotografico nei primi anni '70.
Prevalentemente affascinato all'analisi del rapporto uomo-amBiente e alla ricerca di "identità" fonderà tutti i suoi lavori su questo diventando uno dei fotografi più importanti ed apprezzati di sempre in tutto il mondo.
A riguardo di questa piccola ruBrica credo che l'autore avrebbe ampiamente meritato la puntata numero uno di B come Book se non altro per il ruolo importante che eBBe in Italia nella crescita e divulgazione della cultura fotografica e in particolare modo del liBro fotografico.
Ghirri infatti fondò nel 1977 la casa editrice "Punto e Virgola" che fu all'avanguardia in Italia nel cercare di alzare il livello di reputazione della fotografia come mezzo di espressione artistica, al fine di cercare di colmare le lacune che da anni c'erano nei confronti di altre realtà internazionali.
Il liBro di cui parliamo oggi, Kodachrome, è una delle nove puBBlicazioni della stessa che poi per difficoltà economiche fu costretta a chiudere i Battenti ma che restò una gloriosa pagina di storia nella fotografia italiana.
Tutto questo contriBuì a rendere per anni introvaBile il liBro fino a che nel 2018 l'editore inglese MACK decise di ristamparlo e di farlo riscoprire cercando di ritrovare anche il tono originale delle immagini grazie all'aiuto dello stampatore modenese Arrigo Ghi (a cui si deve molto della qualità del colore di Ghirri).
La puBBlicazione è accompagnata da un testo di Francesco Zanot.
Kodachrome è un'autentica rivoluzione in quanto diventa una riflessione sul concetto stesso di fotografia, sulla sua natura, sui suoi limiti e le sue possiBilità.
Circa 100 fotografie o come le chiama Ghirri " frammenti" che insieme ricompongono un mosaico Ben più ampio che diventa a sua volta uno straordinario strumento di rieducazione allo sguardo, da osservare senza fretta in cerca di ogni dettaglio nascosto.
Ogni immagine infatti non è "urlata" come nel classico reportage ma è una vera e propria operazione concettuale che rimanda a tanti significati e allo sguardo dell'autore stesso.
Una vera e propria autoBiografia per immagini insomma in cui tutto, dal titolo allo spazio Bianco che circonda le foto è qualcosa di studiato e ragionato per andare al di sotto della superficie delle cose e per offrirci un'esperienza visiva unica.
Un liBro consigliatissimo specialmente in un'epoca come questa in cui siamo sommersi da immagini e che ci induce altresì a rallentare e rieducare il nostro modo di osservare.
Immenso Ghirri!
Il liBro comincia ad essere difficilmente reperiBile quindi se siete interessati approfittatene!
Potete trovarlo alla sempre fornitissima Libreria Grande sia online che fisicamente.

Questa settimana vi consiglio poi una figata di corso Ulilearn con Martina Bacigalupo un workshop di 3+ ore con la photo editor di 6mois, alla scoperta dei processi di selezione dei progetti puBBlicati nella prestigiosa rivista.
A lunedì prossimo come sempre con un liBro!

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B come Book - Zingari di Josef Koudelka

Buongiorno a tutti e Buon inizio settimana!
Sono qui anche oggi per consigliarvi un Buon liBro sempre che ne troviate il tempo.
Si perchè qui tra storie su instagram, post su facebook, reels, video tik tok e non ultime sessioni infinite su cluBhouse mi chiedo dove si possa trovare il tempo per leggere( e per vivere).
Ma ok, tolta la vena polemica son qua per parlarvi oggi di uno dei pilastri fondamentali nella mia BiBlioteca ovvero Zingari di Josef Koudelka, un liBro che a mio avviso non possiamo non conoscere se amiamo la fotografia.
Koudelka nasce nel 1938 in una Cecoslovacchia che di là a poco diventerà punto cruciale nell'inizio della grande tragedia della seconda guerra mondiale.
Terminati gli studi in ingegneria inizia a scattare le sue prime fotografie per hoBBy fino a diventare fotografo professionista alla fine degli anni 60 e da lì a poco memBro della prestigiosa agenzia Magnum.
Reso famoso per le foto dell'invasione sovietica di Praga del '68 il suo lavoro più iconico resta però Zingari appunto, in cui seguì per moltissimi anni le popolazioni romanì in diverse regioni dell'Europa dell'est con scatti entrati di diritto nell'olimpo della fotografia.
Il liBro può essere definito un "work in progress" perenne in quanto Koudelka dalla prima edizione pensata e mai puBBlicata del 1968 alla prima puBBlicata del 1973 fino all'ultima versione tascaBile del 2019 ha perennemente integrato, cambiato e migliorato la sequenza cercando sempre un forte impatto emotivo nel lettore.
Egli non ha mai saputo spiegare con precisione cosa lo aBBia spinto a fotografare gli"zingari"; forse la sua passione per la musica gitana o forse come ha più volte sottolineato perché è stato sempre "attratto da ciò che giunge alla sua fine e che presto sparirà".
Questi popoli infatti rappresentano da sempre un sui generis nel cuore dell'Europa e infatti specialmente negli ultimi secoli sono stati fortemente osteggiati e visti come un intralcio nella costruzione di società "indottrinate" in quanto difficilmente integraBili.
Nel liBro Koudelka ci porta all'interno delle comunità "zingare" con l' ampia profondità di campo del suo grandangolo da 25 mm e con composizioni a mio modo di vedere perfette, il tutto senza intenti documentaristici né etnografici ma semplicemente frutto della visione personale del fotografo.
Un'evoluzione insomma del linguaggio del suo maestro Bresson realizzato con qualcosa di più emotivo e intimo rispetto al mero approccio virtuosistico del momento decisivo.
La sequenza delle più di 100 fotografie scattate tra Ungheria, Romania, Slovacchia, Boemia e Moravia ci mostra usi, costumi e tradizioni, orgoglio e pregiudizio, precarietà di condizioni e dignità , contraddizioni e complessità, crudeltà e dolcezza tutto rigorosamente in Bianconero.
Un viaggio vero e proprio che, per quanto mi riguarda ho trovato estremamente fedele alla realtà.
Durante le fasi di ripresa del mio lavoro Star-Off,Kosovo ho potuto toccare da vicino alcune di queste realtà che nel corso degli anni non semBrano essere così mutate da allora.
Un vero pilastro insomma da tenere assolutamente nella vostra liBreria e consigliato a chi ama le composizioni forti, i momenti decisivi ma con un forte impatto emotivo.
Potete trovare il liBro qui sia nella versione tascabile che in quella normale.
Questa settimana voglio poi consigliarvi un interessante workshop con Giulio Di Sturco in cui il fotografo ci spiegherà come trovare un nuovo linguaggio adatto alla richiesta contemporanea attraverso la fotografia documentaria.

Voglio infine dedicare l'articolo di oggi e più in generale tutta questa ruBrica ad un vero e proprio maestro venuto a mancare improvvisamente la scorsa settimana e che molto mi ha insegnato e ispirato, Efrem Sergio Raimondi.
Ciao Efrem, per sempre con me!

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B come Book- New York in Color 1952-1962 Ernst Haas

Buongiorno a tutti e Buon lunedì!
Dopo questo weekend calcistico da dimenticare ( non accetto commenti a riguardo) Buttiamoci sui liBri, ultimo rifugio di serenità.
Oggi ragazzi vi tiro fuori una delle BomBe della mia liBreria a cui sono particolarmente affezionato in quanto l'autore è uno dei miei preferiti in assoluto, pioniere nell'uso del colore in anni in cui era considerato poco artistico e il cui uso era relegato a meri scopi puBBlicitari.
Sto parlando dell'immenso Ernst Haas, fotografo austriaco di origine eBraiche che dopo la seconda guerra mondiale iniziò il suo percorso fotografando il rientro dei prigionieri di guerra austriaci.
Gia’ con questi primi scatti egli attirò l’attenzione di Life, che gli offri’ un contratto da fotografo interno alla rivista che Haas rifiutò per preservare la sua indipendenza, faro assoluto di tutta la sua carriera.
Il liBro di cui parliamo oggi ovvero New York in Color 1952-1962 è un omaggio alla Grande Mela, la città che Haas aveva scelto come luogo per vivere e per lavorare ma che poi diventò la sua vera e propria musa ispiratrice.
Sfogliandolo siamo totalmente immersi nella città, nei suoi odori, sapori e soprattutto nei suoi colori.
Il colore già, il vero protagonista nelle foto di Haas che fece dell'uso sapiente delle pellicole Kodacrome il suo marchio di faBBrica.
Per capire Bene il contesto in cui siamo dobbiamo ricordare che in quegli anni le pellicole a colori non erano performanti come quelle in Bianconero; la prima Kodacrome era infatti una pellicola estremamente "lenta" con una sensibilità paragonaBile a circa 10 ISO di oggi!!
Il suo uso era perciò altamente sconsigliato ad una fotografia dinamica e fatta di "momenti decisivi" come quella di strada.
Tuttavia Haas fece di questo difetto il suo punto di forza creando un vero e proprio linguaggio, quello del mosso creativo a colori; qualcosa di più profondo e istintivo che attraverso le sue fotografie poneva domande più che dare risposte.
Le sue non sono infatti le classiche fotografie documentarie ma appaiono come delle vere e proprie "poesie visive" con un magistrale uso del contrasto e del colore, in particolare modo del rosso intenso della pellicola Kodacrome.
Oltre al mosso troviamo altre istantanee di vita quotidiana: manifesti strappati, luci e omBre, visioni dall'alto e moltissimi riflessi, parallelismo azzeccato con la città del vetro per antonomasia.
Insomma un vero e proprio viaggio straordinario e onirico che vi consiglio in un momento come questo dove viaggiare non si può.
Haas riuscì nel 1962 ad esporre al Moma di New York la sua prima mostra a colori che tuttavia non ricevette numerose recensioni ma che poi con gli anni ha avuto i giusti riconoscimenti e che ha fatto dell'autore il vero e proprio pioniere del colore ben 14 anni prima di Egglestone.
Se volete acquistare il libro lo trovate qui!
Questa settimana vi consiglio poi un interessante workshop con Tommaso Bonaventura che ci parlerà di come finanziare un progetto fotografico dall'analisi della domanda alla ricerca fondi e alla costruzione di una nuova competenza.
A lunedì prossimo, speriamo con degli esiti calcistici differenti!

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B come Book- Pornoland di Stefano De Luigi

date » 01-02-2021 08:45

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tags » stefano de luigi, de luigi, pornoland, contrasto, libri fotografia, b come book, fabio magara, fly photo,

Buongiorno a tutti e Buon lunedì!
In questo clima di perenne incertezza politica e di viaggio verso la catastrofe ma con ottimismo ci ancoriamo alle certezze che la vita ci offre: i liBri!
Molti di voi mi scrivono in privato chiedendomi perchè parlo spesso di autori del passato.
Le ragioni sono essenzialmente due.
La prima è che come sempre faccio il cavolo che mi pare ( ho corretto il termine lo ammetto) e la seconda è che senza le Basi dobbiamo scordarci le altezze.
Però ragazzi vi voglio Bene e per questo ho deciso di accontentarvi oggi parlandovi di un autore contemporaneo vincitore per Ben 4 volte del World Press Photo oltre che di un Getty Grant e di un premio Days Japan: Stefano De Luigi.
Ho conosciuto Stefano durante un interessante workshop che ho fatto un paio di mesi fa e che potete trovare on demand qui ad un ottimo prezzo in cui ci spiegava come trasformare un'idea in un progetto fotografico.
E torniamo qui al discorso delle Basi.
Detto questo il liBro di cui vi parlerò oggi è Pornoland ( 2004 Contrasto), un racconto fotografico realizzato in diverse città del mondo sui set cinematografici porno e che contiene oltre alle fotografie un testo di 16 pagine dello scrittore inglese Martin Amis.
De Luigi ci accompagna nel dietro le quinte di un mondo fantastico e immaginifico dove l'apparenza e la finzione sono il punto cardine, dove i set sono spesso improvvisati ed i film vengono terminati a volte in un solo giorno.
Dove insomma niente è come semBra.
Nonostante questo egli racconta questo universo cercando di non limitarsi alla superficie delle cose ma indagando più in profondità e senza facili moralismi avventati: ecco che allora trovano spazio anche momenti di intensa spontaneità e quotidianità degli attori-macchine che appaiono più umanizzati che mai.
L'autore al contrario dei film che racconta non scopre ma nasconde, non dimostra ma evoca.
Il tutto con l'uso sapiente dello sfocato e del mosso ,senza mai apparire lontano dalla scena e attraverso colori intensi e vividi, simbolo del consumismo della nostra epoca.
Un parallelismo all'eccesso se vogliamo con la società dei social media di oggi dove l'apparenza regna e soverchia indiscussa.
Insomma un liBro consigliatissimo a tutti coloro che amano andare al di la del proprio naso e che tra l'altro trovate anche ad un prezzo veramente interessante!!!.
Fateci un pensierino!
A lunedì prossimo, verso la catastrofe ma con ottimismo.

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B come Book- William Klein, il mondo a modo suo

Buongiorno e Buon lunedì gente! Come state??
Dopo questo straordinario weekend calcistico( era doveroso dirlo) torniamo a parlare di cultura e lo facciamo con un autore a mio avviso...immenso!!! William Klein!
Un personaggio difficilmente omologaBile e impossiBile da descrivere in poche righe poiché ha frequentato tantissime forme espressive lasciando il segno in ognuna di queste: fotografo, cineasta, pittore, scrittore, grafico..insomma un'artista a 360 gradi.
Anticonformista ed antiperBenista come pochi, Klein si avvicina al mondo della fotografia in anni in cui il rigoroso ordine Bressoniano del momento decisivo è diventato regola, canone e tendenza e lo sovverte completamente attraverso un linguaggio completamente nuovo ( ma, paradosso dei paradossi, con la fotocamera che fu di Bresson stesso).
Fotografie mosse, tagliate, sfocate a volte, piene di grana, a volte Bruciate realizzate con un grandangolo "sBattuto" in faccia ai soggetti e non con il tradizionale 50 mm: un vero e proprio schiaffo ai canoni del fotogiornalismo dell'epoca.
Il suo " Life is Good & Good For You in New York: Trance Fitness Revels" ( il titolo è già un programma) è un capolavoro assoluto( introvaBile), inno all'energia e alla vitalità della grande mela ma che allo stesso tempo ci presenta una New York particolarmente "Brutta , sporca e squallida" che gli americani rifiutano persino di vedere e quindi di puBBlicare.
La stessa sorte toccò ad un'altra pietra miliare della fotografia ovvero "The americans" di Robert Frank come ricordate ( permalosetti gli americani?!?).
Il liBro viene pubblicato però a Parigi, Roma e Londra e inizia a diffondersi in tutto il mondo diventando uno dei capolavori di sempre.
Klein continuerà la sua indagine sulla società a Tokyo, Mosca, Parigi e Roma (al fianco di Fellini) offrendoci altre fantastiche perle e diventando uno dei fotografi di riferimento della generazione degli anni 60-70 che, come lui, voleva sovvertire le regole.
Il liBro che vi presento oggi ovvero "William Klein, il mondo a modo suo" è stato realizzato in occasione della mostra omonima tenutasi a Milano nel 2016 e contiene una raccolta delle sue opere più importanti realizzate in sessant'anni di carriera: dalle prime composizioni astratte alle strade di New York, da Roma alle pagine di Vogue fino ai suoi innovatori film pop a colori e agli scatti di Muhammad Alì sul ring.
"Niente regole, niente divieti, niente limiti".
Un viaggio controvento nello straordinario mondo di William Klein, fotografo faro di indipendenza che appare oggi più che mai rivoluzionario nell'epoca della dittatura stilistica di Instagram.
Chissà se lo conoscono i "photographer influeceeeeer." Bah.
Se volete acquistare il libro potrete trovarlo qui
Vi segnalo poi un evento molto interessante per tutti coloro che vogliono arricchire la loro formazione fotografica, ovvero "La ricerca fotografica", un workshop interamente onlìne di Ulilearn con Valeria Cherchi, artista che pone l'accento sul valore della ricerca e che ci indicherà come creare una Base solida per la realizzazione di un progetto.
Ci vediamo lunedì prossimo, speriamo con gli stessi risultati della serie A.
FaB









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B come Book- Neapolitan wedding di Francesco Cito

BBBBBBBBBBuongiorno!
Dopo alcuni mesi di latitanza torno a tediarvi con B come Book, la mia ruBrica sui liBri fotografici che d'ora in avanti tornerà a tenervi compagnia ogni lunedì e ogni settimana per la vostra gioia( era ironica).
In questi mesi la mia BiBlioteca si è allargata parecchio a causa del tempo trascorso a casa e allora ieri pensavo...con che cavolo di liBro potrei ricominciare?
Me li son guardati tutti e alla fine ho scelto un capolavoro del maestro Francesco Cito che con questo lavoro ha vinto un piccolissimo contest su facebook...mi pare...o cose simili..ah no il World Press Photo.
Stiamo parlando di neapolitan wedding, zoom edition, un liBro difficilmente reperiBile ormai ma che se vi capita l'occasione non potete non acquistare.
Perchè direte voi dovrei comprare un liBro che parla di matrimoni?
Ma perchè ve lo consiglio io e quindi questo dovreBBe Bastarvi.
Ma soprattutto perchè Cito realizza un capolavoro assoluto.
Travestendosi da fotografo di matrimonio, o meglio da aiuto fotografo il grande fotoreporter ci mostra uno spaccato di due mondi che nel giorno del matrimonio si incontrano, quello dei fotografi e quello degli sposi svelandoci i trucchi e le diavolerie attuati per le foto, le pose e le ambientazioni e nello stesso tempo raccontando il matrimonio dei due sposi col suo grandangolo, senza isolarli dal contesto ma anzi contestualizzandoli in scene di ordinaria quotidianità normalmente "Bandite" dall'alBum di nozze.
Per farlo non sceglie una città a caso, ma quella che fa della teatralità, della fantasia e dell'esuBeranza un must assoluto: la sua Napoli, luogo in cui il rito del matrimonio diventa di estrema importanza.
Uno straordinario backstage, un "controreportage" che si insidia nelle fibre dell'evento e ce lo racconta antropologicamente con un linguaggio, diretto, ironico, "sporco" ma incredibilmente efficace.
Tutto rigorosamente in Bianconero, senza fronzoli.
Un volume che non può mancare nella liBreria di tutti coloro che amano la fotografia con la F maiuscola.
Per tutti gli altri ci sono i gruppi facebook.
Se volete acquistare il libro potete provare a rivolgervi ad uno dei pochi punti vendita dove era reperibile ovvero il Mondadori Bookstore Barletta .
Difficilmente troverete altri canali, portafogli pieni a parte.
Hasta la vista, a lunedi prossimo!

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Sabrina & Alessio

date » 16-09-2020 19:47

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Secondo sabato consecutivo di matrimoni in casa Fly Photo.
Il fiato è ancora corto ma le gambe rispondono bene.
La testa come sempre è diversamente lucida, ma alla fine portiamo a casa i tre punti raccontando la meravigliosa giornata di Sabrina e Alessio che in un stupenda giornata di sole si sono detti...SIIIII!
La festa è poi proseguita in una spettacolare Villa dove in mezzo ad amici particolarmente allegri gli sposi hanno dato tutto, fino alla fine.
A voi la linea studio!

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Martina & Alessio

date » 09-09-2020 19:43

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Finalmente sabato sono tornato a fotografare ad un matrimonio!!!!
E' da stamani che cerco citazioni famose e frasi smielate per descrivere l'emozione provata nel tornare a scattare e nel farlo in particolare per questi due ragazzi.
Purtroppo però le avevano già usate tutte (gulp!) e allora vi dirò semplicemente che è stato un matrimonio bellissimo, con bella gente, belle location, amici scoppiati il giusto e due sposi davvero speciali!
Insomma guardatevi il video, su.
Buona vita ragazzi, tanta gioia!!!
E... tenetevi sempre a portata di mano ago e filo, mi raccomando!
.

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I Webinar del FLYGHT CLUB

date » 28-04-2020 14:28

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Ciao ragazzi!!!
Spero stiate bene!
I miei tanti progetti per la primavera e l'estate si sono purtroppo dovuti arrendere all' enormità della vicenda che ci ha travolti.
Non potremo vederci dal vivo ancora per un po' e dovremo rispettare le regole per evitare che le cose peggiorino ulteriormente.
Il 9 marzo dovevo inaugurare il FLYGHT CLUB, ovvero una specie di club fotografico dove tutti gli appassionati di fotografia che nel corso di questi anni hanno incrociato il mio cammino potevano incontrarsi con cadenza mensile per parlare della loro grande passione, con eventi sia gratuiti che a pagamento.
Poi è venuto il covid19 e sappiamo cosa è successo.
Io però ho voluto portare avanti il mio progetto ed ho iniziato proprio il 9 marzo una serie di dirette settimanali con grandi nomi della fotografia sul mio canale instagram faBmago che sta avendo un grande successo.
Siamo arrivati piano piano all'episodio 10 dopo aver avuto ospiti incredibili!
L'idea di nuovi workshop era già in cantiere ma visto che non possiamo spostarci vengo io da voi!!!
Ecco allora che vi propongo una serie di lezioni sulla fotografia veramente interessanti:
8 WEBINAR da DUE ORE ciascuno con 8 argomenti fondamentali a mio avviso nel percorso fotografico.

IL LINGUAGGIO FOTOGRAFICO Sabato 2 maggio 2020 ore 17.00

LO STORYTELLING Settimana dal 4 al 10 maggio 2020 ( date da decidere insieme ai corsisti)

LA STREET PHOTOGRAPHY dall'11 al 17 maggio 2020 ( date da decidere insieme ai corsisti)

FOTOGRAFIA DI VIAGGIO dal 18 al 24 maggio 2020 ( date da decidere insieme ai corsisti)

CINEMA E FOTOGRAFIA dal 25 al 31 maggio 2020 ( date da decidere insieme ai corsisti)

WEDDING dal 1 al 7 giugno 2020 ( date da decidere insieme ai corsisti)

LIGHTROOM dall'8 al 14 giugno 2020 ( date da decidere insieme ai corsisti)

FLASH?SI, GRAZIE dal 15 al 21 giugno 2020 ( date da decidere insieme ai corsisti)

Non dovrete abbuffarvi per forza con tutte le portate..ma potrete ordinare alla carta..quanti webinar volete!
IL COSTO DEL SINGOLO WEBINAR è DI 29,9 EURO ma ci sono belle promozioni!
2 WEBINAR 49,9 euro
3 WEBINAR 69,9 euro
(oltre 3 dovrete aggiungere 29,9 per ciascuno)

In più se mi portate almeno due nuovi corsisti un ulteriore regalo per voi!
Il numero minimo di partecipanti per ogni webinar è 5.
Qualora non raggiungessimo questo numero la quota di partecipazione versata resta naturalmente valida e sfruttabile per altra lezione e/o per quella scelta in attesa di arrivare almeno a 6 partecipanti.
Potrete aderire ai singoli webinar tramite whatsapp al numero 3387516464 o scrivendo una mail a magoclick@gmail.com o compilando il form di contatto ed effettuare il pagamento con Bonifico bancario all'Iban che vi suggeriro' oppure tramite Paypal e inserire come casuale Webinar fotografia FLY PHOTO.
Una volta effettuato e verificato il pagamento per seguire le lezioni sarà sufficiente scaricare l'App Zoom (completamente gratuita per gli utenti e disponibile su PC, Mac e Smartphone Android e Ios).
Prima della diretta provvederò ad inviarvi il link da cui seguirla.
La quota versata non è rimborsabile.
Qualora il partecipante sia impossibilitato a partecipare concorderemo la partecipazione ad altra lezione a scelta tra le presenti.

Facile no??

Vi aspetto amici!
Con molto entusiasmo e con la volontà di non fermarci nonostante tutto!

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