Buongiorno a tutti e Buon lunedì... come sempre con un liBro!
Oggi parliamo di Caio Mario GarruBBa, uno dei massimi esponenti della fotografia italiana del XX secolo noto come "il fotografo del comunismo della speranza" che con il suo oBiettivo ha saputo mettere in risalto più di altri gli aspetti sociali e le contraddizioni del socialismo reale.
Parleremo del suo" I cinesi nel 1959", un lungo reportage della Cina di Mao a 10 anni dalla fondazione della RepuBBlica popolare.
In quegli anni il paese orientale era meta amBita e irraggiungiBile per qualunque fotoreporter occidentale .
Il primo a varcare le frontiere dopo Henry Cartier Bresson fu appunto GarruBBa, che per 40 giorni osservò la vita della gente, raccontando mai con Banalità l’atmosfera cinese con uomini e donne reali e mai idealizzati, fotografati nella loro quotidianità e individualità.
L'individuo al centro quindi, la dove l'individuo stesso perde la sua importanza e diventa solo "parte del popolo".
Un racconto liBero e letterario , un viaggio intenso e reale.
GarruBBa, noto per la sua appartenenza al partito comunista ,nonostante la sua fede politica raccontò sempre il comunismo con distacco, a volte con ironia feroce per esaltarne le contraddizioni e senza mai esaltare i ruoli istituzionali degli stessi interpreti principali.
È stato anche definito "il fotografo del sociale" poichè molti dei suoi lavori raccontano il disagio e le difficoltà del sud Italia e sicuramente la strada fu il suo proscenio naturale, tanto che egli stesso coniò per quel genere dominante nella sua fotografia il termine "stradale".
E per la fotografia "stradale" è stato riconosciuto dai suoi stessi colleghi come uno dei massimi esponenti di sempre della scuola italiana.
Leggetevi questo liBro, ne vale la pena!
Come sempre
vi linko per l'acquisto!
A lunedì prossimo!