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B come Book- Diane Arbus :An Aperture Monograph

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Buongiorno a tutti e Buon lunedì come sempre con un liBro!
Ho sempre preferito alle monografie i progetti compiuti ma oggi facciamo un'eccezione parlando di Diane ArBus e della monografia dedicatale da Aperture dopo la sua prematura scomparsa nel 1971, An Aperture Monograph.
La vita della fotografa americana è strettamente connessa più di ogni altro autore con la sua fotografia ed i suoi soggetti.
Diane inizia a fare la fotografa dopo la guerra assieme al marito Allan, ma la sua consacrazione arriva solo dopo la separazione da questo negli anni 60 .
Il territorio prediletto della ArBus è New York dove ella ama ritrarre soggetti particolari e "strani" con cui instaura un vero e proprio rapporto di amicizia anche profondo; soggetti Bizzarri per l’epoca come la donna che si veste da uomo, il nano, il gigante cieco con una grande BarBa.
Nel '65 il MOMA presenta alcune fotografie della ArBus che in quegli anni vanta importanti collaBorazioni con fotografi dell’epoca come il fotografo di moda Richard Avedon, e i fotografi di strada Winogrand e Friedlander.
Proprio con questi ultimi due nel '67 espone 30 sue foto al MoMa; la mostra ha grande successo nonostante le polemiche che l’accompagnarono perché l’etichetta di "fotografa di mostri" che viene cucita addosso alla ArBus non le piace affatto e la sua mente , già affaticata dalle crisi depressive di cui soffriva, ne risente pesantemente.
La ArBus diventa un'icona del fotografo newyorkese e simbolo di tante battaglie "freak" e di quella contro la guerra del Vietnam .
La malattia peggiora finché Diane non si suiciderà nel luglio 71 con una forte dose di BarBiturici e tagliandosi le vene nella vasca da Bagno.
Dall’anno dopo inizia la consacrazione dell'autrice proprio con la monografia di Aperture che la porterà ad essere una delle fotografe icona del '900.
Potete trovare tantissimo materiale sulla fotografa anche su YouTube come alcuni documentari interessanti.
Vi linko come sempre per l'acquisto!

B come Book- I cinesi nel 1959 di Mario Caio Garrubba

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Buongiorno a tutti e Buon lunedì... come sempre con un liBro!
Oggi parliamo di Caio Mario GarruBBa, uno dei massimi esponenti della fotografia italiana del XX secolo noto come "il fotografo del comunismo della speranza" che con il suo oBiettivo ha saputo mettere in risalto più di altri gli aspetti sociali e le contraddizioni del socialismo reale.
Parleremo del suo" I cinesi nel 1959", un lungo reportage della Cina di Mao a 10 anni dalla fondazione della RepuBBlica popolare.
In quegli anni il paese orientale era meta amBita e irraggiungiBile per qualunque fotoreporter occidentale .
Il primo a varcare le frontiere dopo Henry Cartier Bresson fu appunto GarruBBa, che per 40 giorni osservò la vita della gente, raccontando mai con Banalità l’atmosfera cinese con uomini e donne reali e mai idealizzati, fotografati nella loro quotidianità e individualità.
L'individuo al centro quindi, la dove l'individuo stesso perde la sua importanza e diventa solo "parte del popolo".
Un racconto liBero e letterario , un viaggio intenso e reale.
GarruBBa, noto per la sua appartenenza al partito comunista ,nonostante la sua fede politica raccontò sempre il comunismo con distacco, a volte con ironia feroce per esaltarne le contraddizioni e senza mai esaltare i ruoli istituzionali degli stessi interpreti principali.
È stato anche definito "il fotografo del sociale" poichè molti dei suoi lavori raccontano il disagio e le difficoltà del sud Italia e sicuramente la strada fu il suo proscenio naturale, tanto che egli stesso coniò per quel genere dominante nella sua fotografia il termine "stradale".
E per la fotografia "stradale" è stato riconosciuto dai suoi stessi colleghi come uno dei massimi esponenti di sempre della scuola italiana.
Leggetevi questo liBro, ne vale la pena!
Come sempre vi linko per l'acquisto!
A lunedì prossimo!

B come Book- La sofferenza della luce, Alex Webb

date » 30-07-2018 12:01

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Buongiorno a tutti e buon lunedì! Dopo una settimana di pausa causa lontananza da social ritorna la rubrica B come book questa volta un grandissimo fotografo di Street, un mio mito,Alex Webb.
Lo stile di Webb è da subito riconoscibile per la complessità della composizione delle sue fotografie. All’interno di una foto spesso possiamo riconoscere più scene che comunicano tra di loro, più livelli che si intrecciano l’uno con l’altro e che sono il vero e proprio marchio di fabbrica di questo grandissimo fotografo di strada. Un tratto distintivo di Webb è sicuramente l’uso magistrale del colore anche se all’inizio della sua avventura fotografica Egli usò il bianco nero. Decisivo fu il suo viaggio ad Haiti nel 1975 che fece cambiare notevolmente il suo modo di fotografare e di raccontare con la sperimentazione del colore appunto.
Il libro di cui parleremo oggi ovvero la sofferenza della luce /trent’anni di fotografia è ad oggi un libro introvabile in italiano ma possiamo rimediare acquistandolo in lingua inglese. Racconta trent’anni di fotogiornalismo vissuti e raccontati da Webb in vari luoghi (America Latina, Africa,Turchia,Usa)e in un ordine non cronologico e dove il processo creativo dell’autore emerge con tutte le emozioni,le contraddizioni, le ossessioni ,delineando una cronaca di strada stupenda e miracolosa.
Vi linko come sempre L’acquisto...

B come Book- Nothing personal di Richard Avedon e James Baldwin

date » 02-07-2018 08:37

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tags » libri, book, avedon, bcomebook,

Buongiorno e Buon lunedì a tutti!
Chi ama i ritratti non può non conoscere l'autore di cui parleremo oggi...perchè se non lo conosce le cose sono due: o corre a studiare o smette di fare ritratti!:)
Richard Avedon (1923-2004) è stato infatti un fotografo ritrattista americano tra i più importanti, il cui lavoro ha cambiato per sempre certi approcci alla fotografia stessa.
Avedon iniziò a scattare sotto servizio militare durante le autopsie ma ben presto passò ad argomenti molto più...vivi!
Infatti "nel 1944 si unì al gruppo della rivista di moda Harper's Bazaar, nel quale restò per dodici anni cambiando il concetto di foto nella moda, collocando le modelle, solitamente irrigidite nella posa, per strada o in locali notturni. In seguito lavorò per Vogue, Life, Mademoiselle, Gianni Versace, Jil Sander, Hugo Boss, Calvin Klein, Christian Dior e Clairol, specializzandosi nei ritratti."
Celebri sono i suoi scatti in bianconero, molto spesso su fondo bianco.
Il libro di cui parlo oggi è però non composto da ritratti di modelle ma è esso stesso un ritratto.... degli Stati Uniti!
I protagonisti delle immagini, tutte rigorosamente in bianconero,sono artisti di strada, sposi, attivisti per i diritti civili, intellettuali, politici, imprenditori..insomma...americani.
Tutti insieme nel libro e molto spesso accostati l'uno all'altro per far emergere quelle contraddizioni di cui il paese a stelle e strisce è stracolmo..portandole all'eccesso.
Un libro ristampato recentemente dalla Avedon Foundation e che oltre ad essere interessante nel contenuto ( il libro è infatti impreziosito dal saggista James Baldwin che ci lascia delle perle assolute ) lo è anche nella forma, custodito in un cofanetto bianco e con un layout minimal che ne valorizza ogni aspetto.
Un testo da collezione..consigliatissimo a tutti coloro che amano il ritratto ..ma non solo!
Come sempre vi linko dove acquistare!

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B come Book- Cape Light: Photographs by Joel Meyerowitz

date » 11-06-2018 09:40

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Buon giorno e buon lunedì a tutti!
Chi ama la fotografia di strada non può non conoscere e non amare Joel Meyerowitz, uno dei miei autori preferiti in assoluto.
Meyerowitz assieme a Garry Winogrand, Lee Friedlander e Diane Arbus rappresenta l'icona del fotografo newyorkese "street" degli anni 60/70, uno dei primi sostenitori della fotografia a colori in un periodo dove il bianconero regnava sovrano e in cui la foto a colori era considerata poco seria.
Cape Light è forse il libro più importante dell'autore proprio perché porta la fotografia a colori al grande pubblico e diventa una delle pietre miliari del genere.
In questa edizione sono riportate tutte le immagine divenute leggendarie, ma rieditate e stampate in un formato più grande, grazie al lavoro certosino di Aperture.
Le fotografie sono state scattate a Cape Code , nel Massachusetts e vi troverete scene di tutti i giorni e di vario genere da contemplare e gustare con calma assoluta, con un uso magistrale della luce e del colore e tantissimi spunti interessanti.
Da non perdere!
Come sempre link per l'acquisto!!!!!
Acquista!

B come Book- Manuale del fotografo di strada, David Gibson

date » 04-06-2018 09:21

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Buon lunedì a tutti!
Oggi voglio parlarvi di un testo che non deve mancare in coloro che praticano o vogliono praticare la Street Photography: Il manuale del fotografo di strada, David Gibson ed.Il castello.
Come dice il mio amico Ferrillo mai fidarsi troppo dei manuali..ma in questo caso il titolo inganna visto che non troverete cifre, numeri , ne discorsi strettamente tecnici.
Gibson suddivide il volume in 5 capitoli, ognuno dei quali racconta una "tipologia" di fotografia di strada.
E lo fa inserendo 20 progetti a tema e molte monografie di grandi autori di strada con moltissime fotografie.
Usa le foto stesse per raccontare la strada e lo fa in maniera straordinariamente efficace.
Vi divertirete moltissimo a leggere il Manuale e ..sono sicuro che non lo farete una volta soltanto!!!
Vi giro come sempre il link per l'acquisto..anche se preferisco andiate in libreria!
Acquista!
B-uona lettura!

Faber, pesto, caruggi...Zena nel cuore!

date » 05-05-2018 18:18

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tags » genova, zena, fotografiadiviaggio, strada,

Raccontare con poche foto ciò che ti ha suscitato una città non è facile, specie se questa città è Genova.
Una città meravigliosa, piena di contrasti e di colori, di etnie e di stati sociali, di scritte e opere d'arte, di odori e puzze, di musica che ti entra nelle vene e che trovi in ogni muro.
Percorri i suoi carruggi e tra una puttana e l'altra spunta fuori una chiesa mozzafiato all'improvviso.
Gente bella, gente strana, gente genuina.
Gente con le mani callose e gente con le mani felpate.
Un'emozione che spero di trasmettervi con le mie foto.

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B come Book - The Americans di Robert Frank

date » 22-04-2018 23:48

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Inizia da questo lunedì la nuova rubrica del B-log dedicata ai libri. La rubrica si chiamerà B come book e non si parlerà solo del genere fotografico ma apriremo a varie contaminazioni.
Iniziamo la rubrica con un libro tra i miei preferiti che ha fatto la storia del 900 e che a parer mio non deve mancare nella vostra libreria,the Americans di Robert Frank,fotografo definito dal NY Magazine “il più influente fotografo in vita“.
Nel 1955 Frank su suggerimento del maestro Walker Evans chiese e vinse una borsa di studio alla fondazione Guggenheim .
Con i soldi ottenuti, Frank tra il 55 e 56 a bordo di una malconcia Ford Business Coupe, girò in lungo e in largo l’America, visitando 48 Stati ,scattando più di 27.000 fotografie e cristallizzando tutte le contraddizioni, gli stereotipi, i paradossi e costumi degli americani spaziando tra le strade delle città più famose ,fino ai luoghi sperduti dell’America centrale.
Il tutto con uno stile nuovo e rivoluzionario, molto diverso dal perfezionismo tecnico in voga fino a quegli anni ,usando sfocati e mossi con inquadrature apparentemente casuali che avevano un’ironia feroce e un impatto diretto e senza filtro.
Per questo motivo e proprio per questo non politically correct le foto di Frank non convinsero all’inizio gli americani tanto che l’autore pubblico il libro in Francia nel 1958 selezionando 83 fotografie.
Il libro fu un successo e l’anno dopo fu pubblicato negli USA.
Consigliato a chi ama la fotografia e in particolar modo quella di strada ,agli amanti della beat generation e a chi preferisce i contenuti alle pure forme estetiche di esercizio.
“Le mie foto non hanno un inizio e una fine, stanno nel mezzo“ .

Inserisco il link Amazon per l’acquisto.
A lunedì prossimo,B-uona lettura!Acquista!...
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